Se l'america avesse il bidet...

Ciao amici! Da qualche giorno sono finalmente atterrato negli Stati Uniti d'America, più precisamente a Washington.

Il viaggio è stato lungo e faticoso. Complice ITA Airways, che probabilmente aveva l'orologio già in fuso orario americano, il mio volo è partito con 2 ore di ritardo. L'aereo aveva il nome del capitano Francesco Totti, ma io durante il volo mi sentivo Ilary Blasi. Volevo solo urlare e fuggire, divorziare da ITA Airways e diffamarla in una serie Netflix.

Il volo è durato circa 10 ore, ma l'attesa non era ancora finita. Arrivato a Washington, mi sono dovuto sucare un'altra ora e mezza di fila per il controllo passaporti.

Per fortuna il mio bagaglio è arrivato integro e senza problemi, perciò una volta uscito dall'aeroporto ho preso un taxi e mi sono messo in viaggio verso la mia nuova casa.

Il rider del taxi mi è sembrato inizialmente un buzzurro signore. Ero molto stanco e non avevo molta voglia di interagire, perciò siamo stati in silenzio per buona parte del tragitto.

Ma per fortuna (o per sfortuna), il signore ha iniziato a darmi da parlare. Le solite cose super divertenti che fanno le persone quando scoprono che sei italiano: 🤌🏾

Ma almeno ha rotto il ghiaccio, perciò ho iniziato a fare domande sugli edifici e sui luoghi che stavamo attraversando. Nel nostro tragitto siamo passati dalla Casa Bianca, e il rider ha pensato bene di iniziare a parlarmi di politica.

Sapete che ha detto?

Io ero lì, in un taxi a Washington, con un signore somalo con passaporto americano che non solo sapeva chi fosse Giorgia Meloni, ma ne era anche un fan sfegatato.

Io volevo un attimo sotterrarmi, e me ne sono uscito con: I'm not into politics.

Sapevo però che questo era solo un segno. Il mio viaggio sarà pieno di sorprese.

Il tassista mi ha lasciato nel quartiere di Adams Morgan. È impossibile non notare la quantità incredibile di bandiere LGBTQ+ e cartelli di Black Lives Matter.

Sono su una strada con un cartello che dice "Drug Free Zone". Sembrava una cosa molto seria, ma mentre ci passavo accanto, nelle mie narici arrivava un incredibile odore di erba. I bro di Washington sono veramente dei monelli. E penso che se avessi avuto una canna anche io l'avrei fumata proprio lì.

Vivo in un monolocale di cui non posso assolutamente lamentarmi, tranne per la mancanza del bidet. L'avevo già messo in conto, ma non pensavo che sarebbe stato difficile anche trovare un flacone di detergente intimo.

E invece è stato un incubo, ma per fortuna adesso ho un enorme flacone di Vagisil che posso gentilmente applicare sulla mia fessa.

Non sono ancora autorizzato a entrare nei laboratori della NASA, perciò vivo le mie giornate nell'ozio più totale. Ho visitato i dintorni e sono rimasto molto colpito dalla 18th Street, che è piena di ristoranti di ogni genere e gente stramba. Di fatti, ogni volta che esco di casa vengo fermato da qualche americano pazzo o strafatto.

Per fortuna, se fingi di non vederli smettono di vederti anche loro.

I supermercati sono molto strani. I prezzi sono fuori di testa, e se vuoi risparmiare qualcosa devi comprare lo stesso prodotto in quantità industriale. Penso che a breve diventerò un concorrente di Pazzi per la Spesa.

Ci sono dei reparti dedicati solo ai panini per hamburger e hot dog. Ne ho provati alcuni e fanno veramente schifo. Il pane qui sà di chimico, in qualunque forma lo prendi. Penso che sarà la cosa che mi mancherà di più.

Il jet lag non è stato così terribile, proprio perchè sono abbastanza libero e quindi posso mangiare e dormire quando voglio.

Non ho ancora avuto modo di fare amicizia con nessuno, ma ho quasi finito Death Note. Posso dire sopravvalutato???? POSSO???? Per fortuna almeno c'è la gotica culona.

Spero di poter iniziare a lavorare presto, ma una parte di me spera che la pacchia continui ancora per un po'.

Vi terrò aggiornati! Se vi va, lasciatemi un commento con le vostre domande o curiosità o scrivetemi su Instagram. Mi fa molto piacere e mi aiuta a sentirmi meno solo.

A presto! 🚀🍊